Secondo la Cassazione (ordinanza n. 22266 di data 15.10.2020), l’invio di messaggi hot sui social network diretti ad altri, non bastano per giungere alla pronuncia di addebito della separazione, per la quale va provato che l’infedeltà sia anche la causa dell’intollerabilità della convivenza. Fondamentale, infatti, è accertare la sussistenza del nesso eziologico tra la condotta violativa e il fallimento della convivenza coniugale.