La Suprema Corte ha recentemente ribadito come tutte le apparecchiature impiegate per l’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità debbano essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura (giurisprudenza sorta a seguito della statuizione della Corte Costituzionale n. 113 del 2015 ha dichiarato l’incostituzionalità del D.Lgs. n. 285 del 1992, art. 45, comma 6).

Orbene, nel caso in cui siano sollevate delle contestazioni circa l’affidabilità dell’apparecchio di rilevazione della velocità, il giudice è tenuto ad accertare se l’apparecchio è stato o no sottoposto alle verifiche di funzionalità e taratura. In sostanza, quindi, l’attestazione contenuta nel verbale d’infrazione non esonera l’amministrazione dall’onere probatorio in ordine alla perdurante funzionalità dell’apparecchio.