Con le recenti sentenze n. 2905 e 2942 depositate il 22 gennaio 2019 la Corte di Cassazione ha ribadito l'inviolabilità delle pagine personali del social network, assimilandole pienamente ad ogni luogo di domicilio "reale”.

Le vicende avevano ad oggetto una pluralità di accessi alle pagine facebook delle due persone offese, effettuati rispettivamente dal marito e dal fidanzato, che avevano ottenuto le chiavi di accesso dalle utenti stesse nel corso delle rispettive relazioni sentimentali, prima che queste finissero.   

La Suprema Corte ha affermato che la legittima conoscenza delle credenziali di accesso non esclude la sussistenza dell’elemento oggettivo del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico di cui all’art. 615 bis c.p. Di conseguenza, qualora l’accesso alla pagina del social network della propria compagna ecceda le ragioni per cui è stato consentito, il soggetto che ha effettuato l’accesso potrà essere tenuto a risponderne penalmente.