In tema di minorata difesa, la circostanza aggravante di aver approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa deve essere specificamente valutata anche in riferimento all'età senile e alla debolezza fisica della persona offesa, avendo voluto il legislatore assegnare rilevanza ad una serie di situazioni che denotano nel soggetto passivo una particolare vulnerabilità della quale l'agente trae consapevolmente vantaggio: non può essere messo in dubbio - e ciò risponde ad una massima di esperienza di indiscutibile affidabilità - che una persona offesa di età avanzata sia maggiormente vulnerabile di una giovane perché dotata di una capacità di attenzione e di reazione decisamente più ridotta, il che, di conseguenza, costituisce un'obiettiva agevolazione per l'autore del reato, che può confidare sulle maggiori possibilità di una buona riuscita dell'azione illecita e che, pertanto, può essere indotto a scegliere quell'obiettivo piuttosto che altri.

Nel furto con strappo, le possibilità che la vittima avverta il pericolo imminente e che impedisca la sottrazione del bene portato sulla sua persona sono indubbiamente mortificate dalle ridotte capacità di percezione del pericolo e di predisposizione alla difesa ed alla reazione legate alla vecchiaia.